Tour de France 2018, Froome: “Bravi a non prendere buchi. Dumoulin davanti? La strada è lunga”
Chris Froome ha interpretato con grande attenzioni le fasi finali della quinta tappa del Tour de France 2018. Ben pilotato dai compagni del Team Sky, che si sono posti nell’avanguardia del gruppo negli ultimi cinque chilometri con Gianni Moscon, Michal Kwiatkowski ed Egan Bernal, il quattro volte vincitore della Grande Boucle si è classificato al 14° posto nel gruppetto dei migliori regolato da Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) sul traguardo di Quimper. Un risultato che mantiene invariata la classifica generale, con un andamento che conferma tutte le intenzioni del Keniano Bianco di correre da padrone anche una corsa a tappe iniziata in salita a causa della caduta nella frazione d’apertura.
“Eravamo consapevoli che sarebbe stata una tappa difficile, considerando i continui saliscendi. Ce la siamo lasciata alle spalle senza problemi e siamo felici. Questo è il tipo di tracciato in cui puoi perdere facilmente 30-40 secondi se non ti trovi nelle posizioni migliori. I miei compagni di squadra sono stati fantastici e hanno affrontato gli ultimi 20-30 chilometri molto bene tenendomi davanti. Sono molto contento”.
Dopo aver perso per pochi secondi la cronometro a squadre di Cholet a vantaggio della BMC Racing Team, Froome si trova ad inseguire in classifica con un ritardo di 57” dalla maglia gialla di Greg Van Avermaet e, in chiave Parigi, con un gap di 44” da Tom Dumoulin (Sunweb): “La cronosquadre ci ha permesso di livellare i distacchi con molti pretendenti al successo finali e per me è stata importante per guadagnare secondi. Dumoulin è ancora avanti, ma c’è ancora tanta strada da fare e la corsa si deciderà più in lì. Domani, ad esempio, c’è il Mûr-de-Bretagne da ripetere due volte e personalmente preferisco un tipo di percorso così a uno piatto e veloce”.
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